Sanità privata e Rsa: sciopero nazionale del 22 maggio, i sindacati in difesa dei diritti dei lavoratori
- AISI
- 19 mar
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Il 22 maggio 2025, i lavoratori della sanità privata e delle Rsa incroceranno le braccia a livello nazionale. La mobilitazione arriva dopo il fallimento della conciliazione tra le associazioni datoriali Aiop e Aris e le rappresentanze sindacali, che non sono riuscite a trovare un accordo sul rinnovo del contratto. Le trattative sono bloccate, con le due associazioni che pongono la condizione di ottenere la copertura integrale dei costi da parte di ministero e Regioni per dare il via al negoziato.

13 anni senza contratto: una situazione insostenibile
Molti professionisti del settore, circa 200.000 lavoratori, attendono il rinnovo del contratto da oltre 6 e 13 anni, una condizione che secondo i sindacati è ormai insostenibile. La sanità privata accreditata è considerata un servizio pubblico, poiché integra il Servizio sanitario nazionale, come sancito dall'articolo 32 della Costituzione. Per questo motivo, secondo i sindacati, è fondamentale che venga regolata da criteri chiari e vincolanti. Le strutture sanitarie private che ricevono accreditamenti e fondi pubblici devono garantire salari equi, diritti dei lavoratori e dotazioni organiche adeguate, con le stesse condizioni della sanità pubblica.
Un ricatto economico che danneggia la qualità delle cure
I sindacati denunciano che Aiop e Aris stanno tentando di rendere il rinnovo del contratto dipendente da un ricatto economico. La posizione delle associazioni datoriali, che scaricano il rischio d’impresa sui lavoratori e sulla collettività, sta mettendo a rischio non solo i diritti e i salari, ma anche la qualità delle cure e dei servizi offerti. Senza contratti adeguati e un trattamento dignitoso per i lavoratori, la qualità dell'assistenza nelle strutture sanitarie private e nelle Rsa rischia di deteriorarsi.
Controlli e mobilitazioni: la richiesta di verifiche alle strutture accreditate
Oltre alle manifestazioni e alle assemblee nelle strutture, i sindacati hanno annunciato che chiederanno agli ispettorati territoriali del lavoro di intervenire per verificare che le strutture accreditate rispettino effettivamente i contratti collettivi, le condizioni di lavoro e i requisiti professionali del personale. Questa azione è vista come cruciale per proteggere i lavoratori e garantire che gli utenti ricevano un servizio di qualità.
Il messaggio dei sindacati: difendere i diritti dei lavoratori
I sindacati della sanità privata e delle Rsa sono determinati a non fermarsi. La difesa della dignità dei lavoratori è al centro delle mobilitazioni e delle richieste. I sindacati chiedono un segnale forte e chiaro da parte delle controparti per porre fine a questa situazione di stallo e garantire finalmente il rinnovo dei contratti e il rispetto dei diritti di chi lavora nel settore.
REDAZIONE AISI