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Fiaso, Giovanni Migliore riconfermato presidente per il prossimo triennio

Attualmente è direttore generale dell'Agenzia regionale strategica Aress Puglia, docente di direzione strategica delle aziende sanitarie presso l'università degli Studi di Bari ed ha una decennale esperienza di management.


Giovanni Migliore è stato riconfermato all'unanimità, per acclamazione, alla guida della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) per il prossimo triennio, al termine dell'assemblea degli associati che si è svolta nel Salone del Commendatore del complesso monumentale Santo Spirito in Sassia a Roma. Laureato in medicina e specializzato in management sanitario, Migliore ha ricevuto in questi giorni una laurea honoris causa per lo sviluppo e la gestione dell'innovazione medica dall'università statale di Tirana ed è alla guida della Fiaso dal 2021.


Attualmente è direttore generale dell'Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale - Aress Puglia, docente di direzione strategica delle aziende sanitarie nella Scuola di medicina dell'università degli Studi di Bari ''Aldo Moro'', ed ha una decennale esperienza di management alla guida di grandi aziende sanitarie pubbliche e una particolare competenza nelle aree dei sistemi informativi, del disegno e gestione del cambiamento organizzativo nell'ambito di progetti complessi e nella pianificazione strategica.



"Ringrazio i colleghi che hanno rinnovato la fiducia a questa presidenza. La Fiaso in questi ultimi tre anni ha raggiunto il più elevato tasso di crescita della sua storia - commenta Migliore - oggi rappresenta nove aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche su dieci e ha consolidato il suo ruolo istituzionale, diventando protagonista nel dibattito pubblico e nei tavoli con i decisori politici".


"In un momento particolarmente delicato per la sanità pubblica, nel prossimo futuro abbiamo la responsabilità di affrontare i temi dell'internazionalizzazione, della sostenibilità del Ssn e soprattutto del contrasto alle diseguaglianze di accesso, con un particolare focus sul contributo delle nuove tecnologie di calcolo numerico e di comunicazione in sanità, come l'intelligenza artificiale - sottolinea - Oggi non abbiamo molte risorse, ma proprio per questo abbiamo bisogno di ottimi manager: come sempre, quindi, ci mettiamo a disposizione del Paese, ma è più che mai indispensabile cambiare le regole, per sostenere l'innovazione e assicurare le cure primarie a milioni di cittadini, ripartendo dalla centralità del paziente e mettendo in atto un sistema assistenziale che non rincorra esclusivamente l'erogazione di prestazioni, ma centrato sulla prevenzione e sul reale valore della cura''. Nei prossimi anni, conclude, "entrerà nel vivo l'attuazione della Missione salute del Pnrr, siamo chiamati ancora a spendere, presto e bene, circa 15 miliardi, risorse preziose che devono aiutarci a ridare equità al sistema sanitario, per facilitare l'accesso alle cure, soprattutto per le popolazioni in aree remote o con limitata disponibilità di servizi sanitari".


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