Payback dispositivi medici: trovare una soluzione sostenibile per il futuro della sanità
- AISI
- 29 mar
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La gestione della spesa per i dispositivi medici rimane uno dei temi più complessi e irrisolti per i sistemi sanitari regionali. Affrontare la questione senza ignorarla richiede un passo fondamentale: risolvere la vicenda del payback. Questo nodo va sciolto al più presto, cercando una soluzione che sia sostenibile per tutti gli attori coinvolti, ispirandosi alle migliori pratiche europee. Sebbene il tema sia difficile, la classe dirigente ha il compito di dare risposte concrete, evitando atteggiamenti indifferenti o opportunistici.

Il nodo del payback sui dispositivi medici
Il payback riguarda un equilibrio delicato tra il diritto alla salute, la sostenibilità del sistema sanitario e la tutela di un settore che promuove occupazione, innovazione, ricerca e sviluppo. Nonostante la normativa abbia delle criticità, la Corte Costituzionale ha dichiarato la sua legittimità. Di conseguenza, non possiamo ignorarne gli effetti e gli adempimenti a carico del Governo.
Il contesto normativo e le misure di mitigazione
Per le annualità 2015/2018, il governo Meloni ha già introdotto una misura di mitigazione, riducendo l'importo da rimborsare del 48%. Questa decisione è stata una delle ragioni per cui la Corte ha ritenuto il meccanismo del payback non sproporzionato. Tuttavia, ulteriori riduzioni degli importi da incassare rischiano di creare insussistenze passive nei bilanci delle Regioni, che dovrebbero essere compensate con risorse regionali, creando una situazione impraticabile e inaccettabile.
Le annualità 2019/2024: il nuovo focus
Il punto centrale della questione riguarda ora le annualità 2019/2024. Qui, bisogna trovare un equilibrio tra le entrate previste dalla legge e le necessità di mitigare gli effetti sulle aziende, senza dimenticare che le Regioni devono rispettare le normative vigenti. L’obiettivo è garantire il diritto alla salute previsto dall'articolo 32 della Costituzione, pur facendo quadrare i bilanci regionali.
Le Regioni: coerenti con le normative, non vessatorie
Le Regioni non agiscono per penalizzare le imprese, ma in coerenza con le normative in vigore, al fine di tutelare il diritto costituzionale alla salute. Per questo, è fondamentale che le soluzioni per le annualità 2019/2024 siano equilibrate e sostenibili. A queste soluzioni dovrà seguire una riforma del sistema di gestione della spesa per i dispositivi medici. È cruciale chiarire che si tratta di una riforma, non di un'abolizione del payback, per preservare l’interesse pubblico.
Il tavolo di confronto per trovare soluzioni
Un passo importante è rappresentato dal tavolo di confronto recentemente avviato al Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), che coinvolge Governo, Regioni e aziende. Questo tavolo offre l'opportunità di superare i ritardi accumulati negli anni e di trovare soluzioni sostenibili per tutte le parti coinvolte, innovando nel contempo il sistema di governance di una delle componenti più critiche della spesa sanitaria.
L'importanza di un intervento tempestivo
L'inerzia di fronte a leggi in vigore e ai conseguenti obblighi per le istituzioni preposte sarebbe irresponsabile. È essenziale che il Governo e le Regioni agiscano con decisione per garantire una gestione responsabile e funzionale del payback sui dispositivi medici.
REDAZIONE AISI