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Papa Francesco: quali rischi dopo il broncospasmo

Immagine del redattore: AISIAISI

Dopo il recente episodio di broncospasmo che ha colpito Papa Francesco, le sue condizioni di salute sono tornate sotto stretta osservazione. Gli esperti sottolineano che saranno necessarie almeno 48 ore per valutare eventuali complicanze su organi vitali come cuore e reni.

Possibili conseguenze dell’episodio

Secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), l'evento ha causato un episodio di vomito con inalazione di materiale gastrico nei polmoni. Per questo motivo, il Pontefice è stato sottoposto a ventilazione meccanica non invasiva e a una procedura per liberare le vie aeree.

Andreoni evidenzia il rischio di polmonite 'ab ingestis', una condizione che può derivare dall'inalazione di sostanze irritanti nei polmoni. Tuttavia, la principale preoccupazione riguarda la possibilità che la crisi respiratoria abbia avuto un impatto negativo su cuore e reni, specialmente considerando l'età avanzata e il quadro clinico complesso del Papa.


La fragilità del quadro clinico

Il Pontefice, 88 anni, soffre da tempo di bronchite asmatica cronica e altre condizioni legate all'età, rendendo la sua salute particolarmente delicata. Andreoni sottolinea che, nonostante un apparente miglioramento nei giorni precedenti, l'episodio recente ha destato preoccupazione, evidenziando la sua fragilità fisica.


Un decorso più lungo e monitoraggio costante

Anche l'infettivologo Nicola Petrosillo, del Policlinico Campus Bio-Medico di Roma, conferma che il Papa dovrà affrontare un periodo di osservazione prolungata. Sarà necessaria una somministrazione più intensa di ossigeno attraverso ventilazione meccanica non invasiva, un sistema che permette di migliorare la respirazione senza intubazione.

Petrosillo sottolinea che oltre al broncospasmo, a preoccupare è il vomito inalato, che ha portato nei polmoni materiale acido e succo gastrico, causando un'ulteriore irritazione delle vie respiratorie. Questa condizione aumenta l'incertezza sull'evoluzione del quadro clinico.


Episodio prevedibile?

Secondo Petrosillo, la crisi di broncospasmo non era del tutto inattesa, poiché Papa Francesco ne aveva già avuta una simile circa una settimana fa. Sebbene il suo stato sembrasse migliorato, l’episodio recente conferma una condizione di estrema sensibilità polmonare.

Le prossime 48 ore saranno decisive per comprendere l'evoluzione del suo stato di salute.


REDAZIONE AISI

 
 
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