Finanziamento delle prestazioni sociosanitarie nelle Rsa: la posizione del governo
- AISI
- 22 mar
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Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) finanzia esclusivamente le prestazioni sanitarie rientranti nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), e non ha risorse illimitate. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha risposto alle interrogazioni in commissione Affari sociali alla Camera, spiegando che l'attribuzione al Fondo sanitario nazionale del compito di remunerare anche oneri aggiuntivi determinerebbe la necessità di adeguare il finanziamento. Ciò potrebbe compromettere la garanzia dei Lea su tutto il territorio nazionale.

Il finanziamento dei costi delle Rsa
Il sottosegretario ha spiegato che il recente orientamento giuridico considera le prestazioni per i soggetti gravemente affetti da Alzheimer ricoverati in strutture sanitarie come attività sanitaria, quindi competenza del SSN. Tuttavia, ha sottolineato che il Fondo sanitario nazionale è destinato solo a finanziare le prestazioni sanitarie, così come definito nei Lea dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017.
Con risorse limitate a disposizione, se il SSN dovesse coprire anche altre tipologie di spesa, ciò potrebbe compromettere la garanzia dei Lea, penalizzando ulteriormente i cittadini. Il Governo, ha aggiunto Gemmato, sta esplorando altre modalità di finanziamento per coprire tali oneri.
La necessità di un adeguamento del fondo sanitario
Il sottosegretario ha ribadito che l'eventuale estensione delle risorse del SSN per coprire spese aggiuntive come quelle sociosanitarie necessiterebbe di un adeguamento finanziario, onde evitare che una carenza di risorse possa compromettere l’erogazione dei Lea su tutto il territorio nazionale. È quindi importante considerare anche la capacità del Bilancio dello Stato di sostenere nuovi oneri, altrimenti si rischia di penalizzare il servizio pubblico.
Le risposte alle interrogazioni
In risposta alle interrogazioni presentate da Andrea Quartini (M5S) e Ilenia Malavasi (PD), il sottosegretario ha dichiarato che la problematica sollevata ha una forte valenza sociale, ma la soluzione proposta non può basarsi sull’attribuzione di questi oneri al SSN, che è già con risorse limitate. Tuttavia, il Governo è intenzionato a esplorare modalità alternative per finanziarie questi oneri.
Le critiche dalle opposizioni
Gilda Sportiello (M5S) e Ilenia Malavasi (PD) hanno espresso insoddisfazione per la risposta del sottosegretario. Sportiello ha criticato la posizione del Governo, accusandolo di non seguire l'indirizzo della Corte di Cassazione e di non affrontare le disparità regionali, come quelle tra l'Emilia-Romagna e la provincia di Bolzano, dove l’intero costo delle rette è a carico della collettività. Inoltre, ha sollevato dubbi sulla separazione tra prestazioni sanitarie e socio-assistenziali, come nel caso dell’alimentazione dei pazienti.
Le implicazioni dell'approccio del Governo
Malavasi ha sottolineato che l'approccio del Governo metterebbe a rischio il diritto universale alla cura e all’assistenza, un principio fondamentale del sistema sanitario italiano. Inoltre, ha evidenziato come l'invecchiamento della popolazione richieda un impegno maggiore e come il Governo, piuttosto che ridurre i finanziamenti per l'assistenza, dovrebbe incrementare il Fondo sanitario nazionale per garantire servizi adeguati.
REDAZIONE AISI